COSA SONO LE 𝐌𝐈𝐂𝐑𝐎𝐀𝐆𝐆𝐑𝐄𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐈?

Con microaggressioni si indicano 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐥𝐞 𝐨𝐟𝐟𝐞𝐬𝐞 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐢, 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢, 𝐬𝐢𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐛𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐞𝐫𝐛𝐚𝐥𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐨𝐬𝐭𝐢𝐥𝐢, 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐫𝐞𝐠𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐦𝐞𝐦𝐛𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢

In molti casi, le microaggressioni 𝐦𝐢𝐧𝐚𝐧𝐨 𝐥’𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭à 𝐨 𝐥’𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢, che sono colpiti personalmente oppure come gruppo sociale o etnico. 𝐋𝐞 𝐦𝐢𝐜𝐫𝐨𝐚𝐠𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐧𝐨, 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 sociale, minacciano o intimidiscono, relegano a status di inferiorità e portano a riservare trattamenti impari

𝐄𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐭𝐢𝐩𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐜𝐫𝐨𝐚𝐠𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢: razziste, sessiste, religiose, abiliste, omotransfobiche. Poiché 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭à, 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐠𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, gerarchie sociali degradanti e conseguenze pericolose sulla salute mentale delle vittime

𝐒𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐬ì 𝐩𝐞𝐫𝐯𝐚𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐮𝐞 𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐢𝐞, che spesso le accompagna a messaggi come «Scherzavo», «Dai, non offenderti», «Quanto sei sensibile», «Non si può più dire nulla».

𝐂𝐨𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢, 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚, 𝐜𝐨𝐬ì 𝐝𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭à 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭à 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚
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𝐅𝐨𝐧𝐭𝐞: Derald Wing Sue in “Microaggression: More Than Just Race” (2007); tratto dal glossario del Piano d’Azione Locale del comune di Reggio Emilia per il contrasto al razzismo, alle discriminazioni per origine e appartenenza culturale e ai crimini motivati dall’odio

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